attendendo ancora l'anonimo andrea camilleri con questo post vorrei cominciare a suggerire vocaboli e parole tipiche del nostro dialetto giancascisi. io ne conosco alcune ovviamente anche voi fate la vosttra parte. chissà un giorno stamperemo un vocabolario.
CRIMONIA: termine molto forte che indica la testa, il cranio appunto. al suono il vocabolo suona molto duro quasi a rappresentare un rafforzativo da usare in frasi del tipo: "ah chi cc'à, nni sta crimonia!"
DIVERTICA: termine molto usato nel mondo casalingo indicante il lembo del lenzuolo che nella parte superiore esce da sotto le coperte e viene piegato a coprimento delle coperte più esterne
mercoledì 25 marzo 2009
lunedì 16 marzo 2009
martedì 10 marzo 2009
domenica 8 marzo 2009
martedì 3 marzo 2009
la via Fontanazza
Anonimo assistente di Andrea Camilleri ha detto...
Le strade di Joppolo avevano una bella musicalità. La via Fontanazza, oggi spopolata, era una delle strade più popolate, più litigiose e, quindi, più allegra del paese. Ci abitava Pina, u zi Peppi Scifu, personaggio che si esprimeva a gesti molto eloquenti, u zi Angilu che faceva u spazzinu, ma all'occorrenza, anche il banditore insieme o zi Ciccu salinaru che suonava il tamburo. Quando non esistevano i manifesti murali, il Sindaco comunicava alla popolazione attraverso u bannu. Ad ogni angolo delle strade si battevano alcuni colpi di tamburo per richiamare l'attenzione dei cittadini e poi u zi Angilu con una mano vicino alla bocca a mo di microfono gridava: Sintiti, Sintiti, Sintiti, a ordini e cumannamentu di lu sinnacu ........... e si dava l'annuncio a cui si doveva adempiere. Tornando alla via Fontanazza, succedeva di tutto. Forse qualche scena simpatica la può raccontare Andrea Camilleri, che dovrebbe avere qualche anno più di me, ed esserne quindi più a conoscenza.
Le strade di Joppolo avevano una bella musicalità. La via Fontanazza, oggi spopolata, era una delle strade più popolate, più litigiose e, quindi, più allegra del paese. Ci abitava Pina, u zi Peppi Scifu, personaggio che si esprimeva a gesti molto eloquenti, u zi Angilu che faceva u spazzinu, ma all'occorrenza, anche il banditore insieme o zi Ciccu salinaru che suonava il tamburo. Quando non esistevano i manifesti murali, il Sindaco comunicava alla popolazione attraverso u bannu. Ad ogni angolo delle strade si battevano alcuni colpi di tamburo per richiamare l'attenzione dei cittadini e poi u zi Angilu con una mano vicino alla bocca a mo di microfono gridava: Sintiti, Sintiti, Sintiti, a ordini e cumannamentu di lu sinnacu ........... e si dava l'annuncio a cui si doveva adempiere. Tornando alla via Fontanazza, succedeva di tutto. Forse qualche scena simpatica la può raccontare Andrea Camilleri, che dovrebbe avere qualche anno più di me, ed esserne quindi più a conoscenza.
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